Alleviamento dello Stress Emotivo (A.S.E.)
Alleviamento dello Stress Emotivo (A.S.E.)

Alleviamento dello Stress Emotivo (A.S.E.)

L’alleviamento dello Stress Emotivo. Di cosa si tratta e come può essere utilizzato a livello terapeutico.

Senti che gli schemi comportamentali che stai attuando nella tua vita non risultano efficaci? Le risposte alle situazioni che si presentano non sono adatte e sono troppo spesso eccessive? Rabbia, paura e attacchi di panico sono le emozioni che ti accompagnano giornalmente?

In questo articolo ti spiegherò perchè ci si ritrova molto spesso ad avere delle reazioni esagerate a situazioni di vita innocue e ti guiderò alla scoperta di una tecnica terapeutica usata in Kinesiologia tanto semplice quanto efficace per escogitare nuove strategie e modificare il tuo modo di gestire lo stress, l’Alleviamento dello Stress Emotivo.

Indice

Come agiamo in condizioni di stress

Quando siamo sottoposti ad uno o più eventi stressogeni, il nostro organismo reagisce innescando reazioni biologiche adattive che riportino all’omeostasi il sistema nel più breve tempo possibile. Questa è una condizione del tutto normale che ci ha permesso e continua a permetterci di sopravvivere nell’ambiente in cui viviamo in qualsiasi situazione ci si presenti da affrontare. Se ci troviamo in una situazione di pericolo, attueremo strategie comportamentali derivanti dall’esperienza personale e guidate dalle aree più primitive del nostro cervello legate alle nostre priorità evoluzionistiche primarie. Il noto professore di neurobiologia della New York University, Joseph E. Le Doux, studioso dei meccanismi cerebrali della paura, ha chiamato queste aree cerebrali “Il cervello emotivo”, come il titolo di un suo libro. Nella sua opera Le Doux afferma: “Le emozioni sono funzioni biologiche che si sono evolute per permettere agli animali di sopravvivere in un ambiente ostile e di riprodursi”. Tutte le emozioni, compresa la paura, sono quindi necessarie ad ogni individuo per la sua sopravvivenza. Ma cosa succede quando una condizione simile non viene fisiologicamente superata, ma permane anche molto tempo dopo l’evento che l’ha provocata?

Cosa succede nel nostro organismo

Quando si vive una situazione di paura data da un evento scioccante, la priorità per la nostra natura è quella di sopravvivere. La reazione potrà quindi essere quella di combattere, di scappare, o di rimanere completamente paralizzati. La percezione è assolutamente primitiva data dal nostro “cervello emotivo” e tutte le reazioni fisiologiche si muoveranno in questa direzione. La zona del cervello che presiede i nostri istinti primari, è il tronco dell’encefalo e la struttura principale deputata all’attivazione delle reazioni della paura, è l’amigdala. L’amigdala è responsabile della formazione e della memorizzazione dei ricordi associati ad eventi emotivi e grazie a lei è possibile imparare ad evitare le situazioni pericolose. Partecipa inoltre all’elaborazione di emozioni primarie quali: rabbia, piacere, aggressività, ansia e paura.

A livello Ormonale

Quando l’amigdala viene stimolata, induce l’ipotalamo a produrre l’Ormone di Rilascio della Corticotopina (CRH) che segnala all’ipofisi e alle ghiandole surrenali di secernere adrenalina nel sangue. L’adrenalina innesca la risposta di “attacco o fuga”, il battito cardiaco aumenta, i bronchi e i vasi sanguigni dei muscoli si dilatano e viene stimolata la glicogenolisi a livello epatico. Oltre all’adrenalina i surreni secernono cortisolo, ormone che inibisce le funzioni corporee indispensabili, in modo da garantire massimo sostegno agli organi vitali. Il cortisolo induce un aumento del volume ematico, aumenta i livelli di glucosio nel sangue, riduce le reazioni infiammatorie inibendo la risposta immunitaria, diminuisce la sintesi di collagene nelle ossa abbassando la densità minerale (osteoporosi) e aumenta i livelli di colesterolo nel sangue per facilitare l’utilizzo degli acidi grassi. Questi processi sono del tutto fisiologici e indispensabili per la nostra sopravvivenza, ma sono altamente tossici se permangono nel tempo.

Cosa succede se questa condizione permane nel tempo

Molti di noi si accompagnano costantemente da paure, stati d’ansia e attacchi di panico derivanti da eventi traumatici irrisolti o dall’incapacità di reagire in maniera efficace alle situazioni che la vita di tutti i giorni presenta. Queste condizioni fanno si che l’organismo metta costantemente in atto tutti i meccanismi metabolici e fisiologici che devono essere innescati in una situazione di “attacco o fuga”, anche se non si trova realmente in una situazione di pericolo. Costanti emissioni a basso grado di adrenalina possono però alla lunga danneggiare il cuore e una continua produzione di cortisolo, può nel lungo periodo ridurre l’efficienza del sistema immunitario. Inoltre, una eccessiva e continua produzione degli ormoni dello stress, alla lunga può ridurre la grandezza dell’ippocampo, importante struttura cerebrale che contribuisce alla memoria a breve e a lungo termine, all’orientamento ed è una delle poche regioni del cervello in cui vengono generati nuovi neuroni.

Qual’è la nostra reazione

In una normale reazione ad uno stress traumatico, la percezione di minacce viene inviata, oltre che all’amigdala, anche alla corteccia sensoriale che farà una rapida valutazione della situazione e se la riterrà innocua, farà entrare in gioco la corteccia prefrontale. La corteccia prefrontale del cervello permette la creatività e di escogitare soluzioni alternative, quindi bloccherà l’amigdala e riporterà la calma e la freddezza. In situazioni in cui associamo, seppur inconsciamente, presunte minacce, anche innocue, a paure ed ansie più importanti derivanti da esperienze del passato, anche inerenti al periodo dell’infanzia, la corteccia prefrontale viene bypassata perchè l’istinto di sopravvivenza prevale sempre in ogni essere vivente.

Alleviamento dello Stress Emotivo – A.S.E.

L’Alleviamento dello Stress Emotivo è una tecnica correttiva utilizzata nella Kinesiologia molto efficace per aiutare la persona a far fronte a stati di stress, traumi emotivi e fisici, pressioni dovute alle relazioni con gli altri e nel lavoro, stati d’ansia. Questa metodica serve per favorire l’afflusso di sangue al lobo frontale, richiamandolo dalla parte del cervello primitivo in cui potrebbe essere affluito in risposta all’istinto di sopravvivenza. Quando siamo sottoposti a stress possiamo scivolare in modalità “lotta o fuggi”, o addirittura rimanere “paralizzati”. Utilizzando l’A.S.E. ridiamo alla corteccia prefrontale il potere di controllare l’amigdala e di gestire quindi efficacemente e razionalmente la situazione di stress. Ricorrendo a questa tecnica possiamo pensare a nuove soluzioni e scegliere il modo più appropriato per rispondere alle circostanze che la vita ci presenta.

Perchè utilizzare l’A.S.E.

Utilizzare l’Alleviamento dello Stress Emotivo per prepararci ad affrontare un evento particolarmente stressante ci permetterà di reagire come desideriamo invece di essere dominati da ansia, paura, o rabbia. Il condizionamento dovuto ad un trauma passato può essere gestito attraverso la tecnica dell’A.S.E. Questo non modificherà necessariamente il ricordo del trauma stesso, ma modificherà la reazione a quel ricordo calibrando le capacità di percezione e di giudizio perchè la risposta sia più adeguata alla circostanza.

Questo risulta molto importante anche in quelle situazioni in cui il nostro cervello crea una dissociazione dal trauma, per cui consciamente vengono esclusi alcuni o tutti i contenuti. In questo frangente il cervello non ha rimosso il problema che è invece rimasto nella memoria del cervello primitivo che lo paleserà tutte le volte che riterrà di essere in una situazione di pericolo, che sia vera, o innocua.

La tecnica dell’Alleviamento dello Stress Emotivo fa si che l’individuo possa trovare la giusta consapevolezza del problema e possa così attuare le più adeguate contromisure nella vita di tutti i giorni.

Conclusioni

Ora conosci la tecnica di Alleviamento dello Stress Emotivo utilizzata nella Kinesiologia e hai capito quanto può essere utile e in quali contesti terapeutici. Se ti sei rispecchiato nelle caratteristiche descritte nell’articolo, affidati al giusto professionista e scopri l’efficacia di questo approccio.

Letture e riferimenti utili per questo articolo

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