I Chakra nella Kinesiologia
I Chakra nella Kinesiologia

I Chakra nella Kinesiologia

I Chakra nella kinesiologia. Come vengono utilizzati i Chakra all’interno del contesto terapeutico della Kinesiologia.

Che cosa sono i Chakra? In che modo un loro squilibrio può influire sul nostro stato di benessere? Come possono essere utilizzati per individuare e correggere uno squilibrio?

In questo articolo ti spiegherò una tecnica di riequilibrio utilizzata in Kinesiologia potentissima, perchè permette al terapeuta di poter lavorare su tematiche molto profonde sia a livello emotivo che fisico. Uno degli approcci più efficaci e che in genere viene utilizzato a coronamento della seduta per consolidare il trattamento.

Ti parlerò dei Chakra nella Kinesiologia.

Cos’è un Chakra

Chakra in sanscrito significa “Ruota che gira” e viene rappresentato con un fiore di loto con numero di petali diverso per ognuno. I Chakra sono dei trasduttori che scambiano le energie sottili, o coerenti, con energie caotiche. Le energie sottili vengono distribuite alle principali ghiandole del nostro corpo, agli organi e al sistema nervoso. Ogni Chakra possiede un cono anteriore e un cono posteriore con le basi rivolte verso l’esterno e il suo nucleo si trova nel midollo spinale.

I Chakra principali sono sette e si sviluppano all’interno dei sette anni di vita a partire dalla nascita. Ad ognuno di essi è associata una caratteristica funzionale legata sia al lato emotivo che al lato fisico. Ad ogni Chakra inoltre è legata una ghiandola endocrina del corpo deputata alla produzione dei diversi ormoni essenziali al metabolismo. Il Chakra non è un’entità statica, ma effettua un movimento continuo di rotazione la cui direzione varia da uomo a donna nel rispetto del concetto di complementarietà. Quando la rotazione segue il senso orario, il Chakra assorbe energia, mentre quando ruota in senso antiorario, la emette. I Chakra sono composti da tutta la gamma dei colori, ma ne hanno uno solo predominante e si collegano ai corpi aurici che circondano il nostro corpo.

I Chakra contengono la memoria elettrica di tutti gli squilibri e possiedono una natura fisica e una spirituale, per questo motivo è particolarmente importante il loro trattamento durante e soprattutto alla fine di una seduta.

Come avviene lo scambio di energia

L’energia esterna penetra nel corpo e diventa biodisponibile; va alle Nadi e viene trasportata in ogni struttura del corpo per nutrirla. Le Nadi sono dei canali simili a tubi che attraversano tutto l’organismo costituite da tre strati: Sira, il più interno, Damani, lo strato intermedio e Nadi, lo strato più esterno . Secondo la visione yogica il corpo umano è attraversato da circa 72000 Nadi. Il punto di origine delle Nadi è chiamato Kandhara ed è situato al livello degli organi genitali maschili e femminili. Tra le 72000 Nadi, gli yogi ne distinguono nove principali che si collegano agli orifizi e agli organi di senso. Tra queste assumono una particolare importanza Ida e Pingala che si collegano alle narici e Shushumna che si innesta tra le due e che corrisponde al canale midollare.

Ida e Pingala

Ida è detta anche Chandra Nadi e collega la narice sinistra con il testicolo e l’ovaia di sinistra. Le sue funzioni sono assimilabili a quelle del sistema nervoso parasimpatico, infatti Ida ha il compito di introvertire e conservare l’energia per attivare alcuni visceri, aiutare la secrezione di enzimi nell’apparato digerente, aumentare la peristalsi e vuotare la vescica. A livello psichico invece, diminuisce l’identificazione con la struttura dell’ego in modo da lasciare maggior spazio alla creatività e all’intuizione.

Pingala è detta anche Surya Nadi e collega la narice destra al testicolo e all’ovaia di destra. La sua attività è sovrapponibile a quella del sistema nervoso simpatico che attiva il metabolismo. Stimola la secrezione di adrenalina a livello fisico, mentre a livello psichico, incoraggia il senso dell’ego e la consapevolezza rivolta verso il mondo esterno.

I Chakra e il sistema nervoso

I Chakra governano il sistema nervoso e ad ognuno è collegata una ghiandola endocrina:

  • Il Chakra della Corona governa la Corteccia Cerebrale ed è collegato alla Ghiandola Pineale
  • Il Chakra della Fronte governa il Plesso Carotideo, il Sistema Nervoso Autonomo ed è collegato alla Ghiandola Pituitaria
  • Il Chakra della Gola governa il Plesso Faringeo ed è collegato alla ghiandola Tiroide
  • Il Chakra del Cuore governa il Plesso Cardiaco ed è collegato alla ghiandola del Timo
  • Il Chakra dell’Ombelico governa il Plesso Solare ed è collegato al Pancreas
  • Il Chakra della Base governa il Plesso Lombare ed è collegato alle Gonadi
  • Il Chakra della Radice governa il Plesso Coccigeo ed è collegato alle Ghiandole Surrenali
I Chakra, scienza o credenza popolare

Fino al XIX secolo, la nostra concezione di realtà si è basata sulla meccanica Newtoniana in cui vi era l’idea di un tempo e di uno spazio assoluti e la convinzione che ogni fenomeno fisico derivasse da processi naturali di causa ed effetto. Tutto doveva avere una rassicurante causa fisica dove il mondo era qualcosa di concreto e immutabile, il cui funzionamento era determinato da regole ben definite.

All’inizio del XIX secolo ci fu la scoperta dei fenomeni elettromagnetici che portarono alla teoria che definì il campo elettromagnetico una condizione nello spazio dotata della potenzialità di produrre una forza. La meccanica Newtoniana aveva spiegato l’interazione fra particelle positive e negative, come i protoni e gli elettroni, dicendo che esse si attraggono a vicenda come due masse. Ma con Michael Faraday e James Clerk Maxwell nacque il concetto di un universo composto da campi elettromagnetici, fonti di forze che interagiscono fra di loro. Nasce la Teoria dei Campi.

Albert Einstein e la Teoria della relatività

Nel 1905 Albert Einstein pubblicava la sua teoria della relatività mandando in frantumi tutti i concetti principali su cui si basava la concezione newtoniana dell’universo. Secondo la teoria della relatività lo spazio non è tridimensionale e il tempo non è un’entità a se stante, ma entrambi sono intimamente connessi e formano il così detto spazio-tempo. Secondo la concezione di Einstein del continuum spazio-temporale, l’apparente linearità degli eventi dipende dall’osservatore e il concetto di energia e materia sono intercambiabili: la massa non è che una forma di energia e la materia non è altro che energia rallentata e cristallizzata. Quindi i nostri corpi sono energia.

Paradossi e interconnessioni

Negli anni ’20 la fisica è penetrata nella realtà del mondo subatomico e ogni volta che uno scienziato poneva una domanda alla natura attraverso un esperimento, la natura rispondeva con un paradosso. Gli scienziati si resero conto quindi che il paradosso era un aspetto intrinseco del mondo subatomico. Si arrivò alla definizione di complementarità. L’universo appare ora come una rete dinamica di sistemi energetici inseparabili che include sempre l’osservatore in modo essenziale. Non possiamo quindi più concepire noi stessi coma parti separate di un intero, ma siamo l’intero.

Il Riequilibrio dei Chakra nella Kinesiologia

Il trattamento ed il riequilibrio dei Chakra in Kinesiologia è stato ideato da Richard D. Utt, fondatore dell’International Institute of Applied Physiology. Questa è una delle tecniche più efficaci di riequilibrio del sistema nervoso-endocrino-energetico, mai sviluppato nella Kinesiologia, che ha avuto la capacità di integrare il sistema energetico yogico con quello dei meridiani. Questo approccio permette al terapeuta di accedere alla matrice che lega il corpo fisico, al sistema nervoso centrale e periferico, al sistema endocrino, e con una combinazione di punti d’agopuntura, portare un cambiamento nello stato fisico, neurologico, endocrino, metabolico ed emotivo della persona.

Attraverso l’ausilio di questa metodica è possibile individuare quattro squilibri che possono affliggere ognuno dei 7 Chakra e che corrispondono a condizioni fisiche ed emotive specifiche, trattare le problematiche individuate e riportare il sistema in equilibrio:

  • Squilibrio della Densità: In un Chakra in uno stato di equilibrio la densità della sua energia è uniforme su tutta la base del suo cono, mentre se si trova in una condizione di squilibrio, la sua energia si concentrerà in una sola parte della base e non scorrerà uniformemente.
  • Squilibrio di Direzione e di Proiezione: In un Chakra in equilibrio tutte le energie sono proiettate circa alla stessa distanza dal corpo, mentre in un Chakra in squilibrio, l’energia essere a mala pena proiettata, o diretta troppo lontano e quindi disperdersi. Questo squilibrio ha a che fare con l’eccessiva introversione e al farsi coinvolgere troppo rispetto ad un problema. Inoltre rappresenta l’incoerenza e l’incapacità di mettere in pratica i propri pensieri.
  • Squilibrio del Cono Rotto: Si tratta di uno squilibrio derivante da traumi fisici o emotivi legati soprattutto a separazione. In questa situazione le condizioni esterne, anche patologiche, hanno modo di penetrare nel nostro organismo.
  • Squilibrio del Cono a Gancio: Questo squilibrio si verifica quando l’energia nutritiva proveniente dai Meridiani è bloccata e non riesce quindi ad arrivare fino al Chakra. In base a dove l’energia si è bloccata, si potranno verificare frustrazione e senso di colpa immotivato; depressione e auto-accusa; dipendenza da persone o cose.
Conclusioni

Ora hai chiaro il concetto di chakra e quanto possa influire sul nostro equilibrio fisico ed emotivo un problema che dovesse coinvolgerli. Adesso conosci un approccio terapeutico in grado di verificare e gestire efficacemente questi problemi e riportare quindi l’equilibrio e l’armonia nella tua vita.

Letture e riferimenti utili per questo articolo

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