L’Edema
L’Edema

L’Edema

L’edema. quali sono i maggiori fattori determinanti e come poterlo trattare in maniera efficace.

Hai problemi di ritenzione idrica? Il lavoro ti costringe a stare tutto il giorno seduto, o sempre in piedi e le tue gambe e i tuoi piedi sono sempre gonfi? Sei una donna in gravidanza e vorresti alleviare quella pesantezza e quel gonfiore degli arti inferiori? In questo articolo ti spiegherò perchè questa condizione ti accompagna, da cosa potrebbe dipendere e quanto sia frequente nella maggior parte della popolazione femminile e maschile. Ti parlerò dell’Edema.

Indice
Cos’è l’Edema

L’Edema è un accumulo di liquidi a livello degli spazi interstiziali che produce un gonfiore che può essere ben localizzato in una zona specifica del corpo, o generalizzato e quindi coinvolgere anche l’intero organismo. Non si tratta di una patologia, ma potrebbe esserne un sintomo, o solo la conseguenza di processi fisiologici condizionati da situazioni avverse date dall’ambiente in cui viviamo, o dalle nostre abitudini.

Quali zone sono maggiormente colpite

Sebbene l’edema possa interessare qualsiasi parte del corpo, quella che maggiormente viene coinvolta da questo problema è senz’altro la zona degli arti inferiori. In questo caso un ruolo determinante lo detiene la forza di gravità: se la circolazione arteriosa viene sostenuta dalla pressione data dalla pompa cardiaca e il percorso che segue va dal centro alla periferia del nostro corpo, la circolazione venosa e quella linfatica non possono usufruire di un aiuto simile, l’una per tornare al cuore e l’altra per fluire verso il terminus. Si troveranno inoltre a fare i conti con la forza di gravità che renderà ancora più difficile la risalita. La spinta di questi liquidi è supportata dalla presenza di valvole poste all’interno delle vene e dei vasi linfatici mosse dalla muscolatura. La spremitura della pianta del piede durante il passo e l’attività dei muscoli della gamba, saranno il processo determinante per la spinta di sangue venoso e linfa verso l’alto.

Quali sono le cause più frequenti

Escludendo condizioni patologiche, in un soggetto sano l’Edema può presentarsi in molteplici situazioni. Una tipica occasione in cui è frequente la manifestazione edematosa, soprattutto negli arti inferiori, è senz’altro data da alcune professioni che impongono di rimanere seduti o in piedi per molte ore durante il giorno. Restare seduti per lunghi periodi di tempo limita fortemente l’effetto “pompa” sui vasi linfatici e venosi dato dalla spremitura della pianta del piede e dal movimento della muscolatura delle gambe durante il passo. Rimanere in posizione eretta per molte ore invece, alla lunga permette alla forza di gravità di averla vinta nei confronti della fisiologica forza drenante del nostro organismo. Anche le abitudini alimentari possono concorrere alla formazione di edemi: il consumo troppo elevato di alimenti ricchi di sale, di grassi e di zuccheri infatti va ad incrementare la ritenzione idrica nel nostro organismo provocando inevitabilmente condizioni di gonfiore diffuso o localizzato. Per quanto concerne le donne, l’utilizzo continuativo di scarpe con tacchi molto alti è certamente un fattore predisponente.

L’edema a livello delle gambe è un sintomo comune anche durante la gravidanza e durante la così detta sindrome premestruale. A causarlo possono essere fattori ormonali come l’aumento della produzione di estrogeni e progesterone; biochimici, come l’aumento delle componenti liquide del sangue, a scapito delle componenti proteiche; vascolari, come la vasodilatazione e l’aumento della permeabilità vascolare.

Altre condizioni predisponenti alla formazione di Edemi sono l’assunzione di alcuni farmaci, le sindromi allergiche in genere e i traumi.

L’edema può anche essere conseguenza di condizioni patologiche quali per esempio i problemi di pressione alta o bassa, le vene varicose, sinusiti, infezioni, problemi di insufficienza renale, linfedema, diabete di tipo II e obesità.

La Mastectomia

La mastectomia consiste nell’asportazione parziale o totale della ghiandola mammaria. Questa operazione viene in genere effettuata a causa della presenza di un carcinoma. Nei casi di tumori al seno in stadio avanzato, ma non solo, oltre alla mammella e al muscolo gran pettorale, viene asportata l’intera stazione linfonodale ascellare. Questo comporta che il transito della linfa proveniente dall’arto superiore prossimo all’ascella coinvolta debba essere necessariamente dirottato verso altri percorsi generando un “imbuto” nel quale si andranno a creare edemi molto consistenti che coinvolgeranno tutto il braccio e la mano e che difficilmente il corpo sarà in grado di drenare.

I sintomi più comuni

Il sintomi che comunemente si verificano in una situazione edematosa sono senz’altro la sensazione di pesantezza, soprattutto se ad essere colpiti sono gli arti inferiori ed il dolore localizzato. Questo potrà limitare anche di molto i movimenti, fino a renderli quasi impossibili nei casi più gravi. La pelle risulta tesa e lucida e può verificarsi che prenda una colorazione bluastra con il tempo.

La Prevenzione

Il modo migliore per prevenire la formazione degli edemi è senz’altro quello di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, limitando l’utilizzo di sale e zuccheri raffinati e bevendo il giusto quantitativo di acqua ogni giorno. Fondamentale è l’esercizio fisico effettuato con costanza e sempre considerando le proprie possibilità fisiche e legate all’età. Infine è sempre importante non abusare mai con l’utilizzo di farmaci.

Il Linfodrenaggio come terapia dell’edema

Il Linfodrenaggio manuale è una delle terapie più efficace per gestire e in molti casi risolvere la maggior parte delle condizioni edematose che possono verificarsi, sia dal punto di vista puramente estetico, che dal punto di vista medico. Attraverso le trazioni che vengono applicate sulla cute, è possibile permettere una migliore azione drenante dei liquidi in eccesso da parte del sistema linfatico e venoso accelerando e in molti casi migliorando il processo. Per ciò che riguarda più strettamente il campo estetico, si ottengono ottimi risultati sugli edemi del periodo premestruale e nel trattamento delle donne in gravidanza, sulle stasi che possono permanere a seguito di interventi di safenectomia o sulle varici e sugli edemi che compaiono agli arti inferiore per la prolungata stazione eretta.

In campo sanitario, l’intervento attraverso il linfodrenaggio manuale, viene impiegato largamente sul linfedema dell’arto superiore a seguito di mastectomia radicale allargata, come in tutti quei casi dove sia necessario migliorare l’immunità locale, come nei casi di acne, tonsilliti, sinusiti, faringiti nell’età pediatrica. Altri casi in cui viene sfruttato l’effetto del linfodrenaggio manuale è quello degli edemi allergici e post-traumatici, sia derivanti da traumi importanti, che da banali distorsioni.

Conclusioni

Ora hai capito cos’è un Edema, quali sono le cause della sua manifestazione, come prevenirlo e anche come poterlo affrontare nella maniera più efficace attraverso il Linfodrenaggio manuale. Se ti rivedi nelle condizioni descritte nell’articolo, non ti resta che affidarti al giusto professionista.

Letture e riferimenti utili per questo articolo

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