“Ogni potenzialità deve essere equilibrata. Quando è equilibrata può assumere forma. Assumendo forma, si manifesta. Quando si manifesta, risplende. Risplendendo, comincerà a muoversi. Quando si muove causa delle trasformazioni. Causando delle trasformazioni eserciterà un’influenza. Colui che raggiunge il vertice dell’equilibrio può esercitare un’influenza su ogni cosa che esiste sotto il cielo”.
– Zisi –
La massoterapia è una disciplina terapeutica che, con l’ausilio di differenti manovre effettuate manualmente, mira al ripristino massimo della mobilità del sistema muscolo-scheletrico e all’equilibrio dell’individuo.
– Un po’ di storia –
I benefici fisici e psichici di questa pratica erano riconosciuti fin dall’antichità e se ne trovano tracce già dal 2698 a.c. nel testo cinese “Kong fou” dove vengono consigliati, oltre ad esercizi fisici, diversi tipi di massaggio terapeutico. Ippocrate, padre della medicina moderna, nella Grecia del 406 a.c. descrisse i benefici della massoterapia come rimedio efficace dei “mali acuti come quelli cronici e per le varie forme di debolezza, poiché queste cure hanno potere rinnovatore e rinvigoritore”. Anche durante il dominio dell’Impero romano questa pratica continuò ad essere utilizzata come importante metodo di cura per il ripristino della salute e il “masso”, così veniva chiamato a quei tempi l’odierno massoterapista, si affiancava agli stessi medici dell’epoca. Se questa disciplina continuava ad essere praticata in Oriente, in Occidente, con l’arrivo dell’oscurantismo durante il periodo Medioevale, venne bandita e si dovette attendere la nascita del Rinascimento perché tornasse ad essere utilizzata in ambito terapeutico. Tornando ai giorni nostri il massoterapista affianca stabilmente medici specialisti in qualità di figura sanitaria ausiliaria.
– Come funziona –
La massoterapia consiste in una serie di movimenti eseguiti dalle mani del terapeuta sulla superficie corporea. Questi permettono la movimentazione dei tessuti molli allo scopo di alleviare il disagio derivante dal dolore e dalla tensione presenti, causato da vari fattori come traumi, cattiva postura e stress. Le manovre principali che generalmente vengono utilizzate e scelte, in base all’obiettivo da raggiungere, durante una seduta di massoterapia sono le seguenti:
Sfioramento
I palmi delle mani del terapeuta scivolano sulla cute del soggetto con una pressione molto lieve. I movimenti sono lenti e medio-profondi. Lo scopo della manovra è quello di instaurare con il proprio paziente un contatto psicofisico.
Sfioramento appoggiato
La pressione è maggiore, si va a migliorare la circolazione, inibire i recettori superficiali del sistema nervoso nonché offrire un’azione distensiva per la muscolatura trattata.
Frizione
Rispetto allo sfioramento è maggiormente energica. La sua azione agisce in profondità ridando elasticità ai tessuti e riattivando il riassorbimento venoso e linfatico. I movimenti sono lenti e trasversali rispetto ai muscoli da trattare. Le dita o il palmo toccano lo strato superficiale della pelle ma sono quelli più profondi a riceverne l’influsso benefico.
Impastamento
Si effettua una manovra che agisce sull’asse trasversale del muscolo con movimenti alternati. Arriva in profondità per eliminare la tensione e, contemporaneamente, stimola lo svuotamento dei liquidi presenti all’interno dei muscoli. Viene praticato soprattutto nelle zone del corpo dotate di una massa muscolare voluminosa come negli arti inferiori. Durante questa fase si eseguono numerose azioni che, attraverso la spremitura del muscolo, ottengono un rilassamento dello stesso consentendo l’eliminazione delle scorie responsabili dell’affaticamento.
Percussione
Si basa su una serie di colpi ravvicinati, ritmici, più o meno rapidi. I movimenti di percussione della cute possono avvenire in una zona fissa o con avanzamenti delle dita e delle mani dell’operatore. Gli effetti sono soprattutto stimolanti, dal momento che favoriscono la vasodilatazione e l’aumento della contrattilità muscolare. Solitamente si usa al termine del massaggio per ridare tono.
– Concetto di olismo –
L’assunto fondamentale sul quale si fonda qualsiasi forma di trattamento massoterapico è il concetto di olismo. Le alterazioni che colpiscono l’apparato muscolo-scheletrico influenzano il resto dell’organismo e nello stesso modo, un’alterazione di un organo o di un altro apparato coinvolgerà ed influenzerà di certo anche l’apparato muscolo-scheletrico. Questo vuol dire, per esempio, che un trattamento massoterapico eseguito per una contrattura della muscolatura nella zona lombare oltre a sciogliere le tensioni nel punto trattato, andrà ad agire su tutto il sistema nervoso del soggetto. Favorirà la secrezione di endorfine che agiranno a livello antinfiammatorio e lenitivo su tutto l’organismo, la secrezione di ossitocina e altri ormoni del benessere che andranno a fornire un’azione rilassante e anti stress. Inoltre, con l’azione meccanica delle mani del terapeuta, si aumenterà considerevolmente il drenaggio di liquidi da parte del sistema venoso e linfatico favorendo così l’eliminazione di liquidi in eccesso, tossine e stasi infiammatorie presenti in tutto il corpo e non solo nella zona trattata. La conferma la troviamo per esempio dal fatto che, molto spesso, i disturbi legati ai reni sono esteriorizzati dal nostro corpo attraverso la tensione o il dolore alla schiena proprio nella zona lombare.
– Conclusioni –
La massoterapia è quindi un metodo che può trovare utilità in diversi interventi per recuperare il nostro equilibrio psico-fisico con pochissime controindicazioni e adatta a tutte le età.